"Disapprovo ciò che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di dirlo"

Dissero

sabato 29 novembre 2014

MALWARE ARMA DEI CARABINIERI

Negli ultimi giorni sono stato vittima di un fastidioso malware che mi ha letteralmente preso in ostaggio il computer. Credo di aver risolto ripristinando i requisiti di fabbrica e aumentando il livello di sicurezza sul mio pc. Fino ad ora non ho avuto altri problemi ed incrocio le dita perché tutto continui per il meglio. Comunque mi sento di fare una raccomandazione alle migliaia (secondo alcuni siti centinaia di migliaia) di persone che si trovano nella mia situazione. Il malware vi porta a credere di essere soggetti a indagini dell'Arma per attività illecite (pedo-pornografia e violazione del copyright), vi elenca le sanzioni penali e amministrative, attiva la webcam per farvi credere di essere ripresi e sul finire della pagina che invia vi invita a pagare 100 € per sbloccare il vostro computer visto che questa è la prima volta che commettete un reato così grave. 
Per rendere il tutto più credibile sull'unica pagina che automaticamente visualizzate troneggia una foto del presidente Napolitano con relativi simboli della Repubblica e dell'Arma, oltre che dell'Interpol.
Ora permettetemi delle considerazioni:
  1. Nel caso in cui l'Arma, o qualsiasi altro corpo di polizia, dovesse avere dei sospetti su di voi non ve li riferisce in un modo così grossolano. Permettendovi tra l'altro, nel caso in cui foste realmente colpevoli, di fuggire. Le forze dell'ordine non sono composte da sprovveduti sanno compiere il loro dovere.
  2. Vi pare che per dimostrare la vostra innocenza dovete pagare una multa da 100 €? Se si è innocenti non si paga nulla. Il pagamento di una multa comporta l'accettazione del reato imputato. E comunque, per reati così gravi le sanzioni amministrative sono molto più consistenti.
  3. Non ho la più pallida idea di come vengano pagate tali sanzioni amministrative, tuttavia, sono assolutamente certo che non si pagano attraverso il sistema paysafecard indicato come metodo di pagamento.
Quindi se vi dovesse capitare di subire l'attacco di un malware come questo, o di altri simili (Guardia di Finanza, Polizia Penitenziaria, ecc) NON PAGATE.
In rete sono presenti numerose guide che vi spiegano come risolvere il problema. In alternativa, come nel mio caso se non avete importanti file da salvare sul computer, potete provare a ripristinare. Oppure rivolgetevi a chi se ne intende. Esistono anche delle guide molto semplici, quasi ovvie, che vi aiutano a individuare i "sintomi" di questa spiacevole malattia. Ad ogni modo, NIENTE PANICO non sono i Carabinieri a scrivervi, non avete la Polizia alle porte, la Guardia di Finanza non si sta interessando a voi e penso che Napolitano proverebbe un profondo senso di disgusto nell'apprendere che la sua immagine è così utilizzata (credo che ci siano anche i limiti per il vilipendio). Siete solo caduti nella trappola di qualche hacker.  

martedì 16 settembre 2014

I NUOVI MOSTRI - Non è una rubrica satirica.

isis, terrorismo islamico, siria, iraq, libia
Territori controllati dall'Isis in Siria e Iraq
Chi possono essere i nuovi mostri della storia. Naturalmente viene spontaneo pensare ai mostri dell'Isis. Agli uomini del sedicente stato islamico, che stato non è visto che non è riconosciuto nemmeno dagli stati islamici. Probabilmente qualche bieco governo in realtà sostiene le becere attività dei criminali vestiti di nero, tanto coraggiosi da mostrarsi in video solo a volto coperto, tuttavia nelle preposte sedi diplomatiche internazionali il riconoscimento non è mai avvenuto.
 Uomini che non hanno il minimo rispetto per la vita umana. Uomini che calpestano i sogni e le speranze dei bambini. Uomini che considerano la donna come una proprietà di poco conto. Uomini che hanno tradito gli alti ideali della fede islamica. L'Islam è una grande religione, fiera e giusta, questi uomini non sono degni di dirsi islamici. In realtà non sono degni nemmeno di appartenere al genere umano. Probabilmente questi omuncoli troverebbero giovamento nello studiare con persone competenti i fondamenti della loro religione, anche se dubito che li capirebbero. Spero che l'incubo in cui queste persone vogliono trasformare il mondo non si realizzi mai e che essi non raggiungano ogni traguardo stabilito nelle terre che stanno distruggendo. Questi criminali si meritano solo questo, di essere dimenticati. 

martedì 9 settembre 2014

75 ANNI DI VIA COL VENTO - Tra sogni e realtà

Oggi compie gli anni, se così si può dire, uno dei film più importanti della storia del cinema. Anzi, il film per eccellenza: Via col Vento. Il film drammatico diretto da Victor Fleming nel 1939 e interpretato da Vivien Leigh e Clarke Gable, vincitore di 10 statuette, continua dopo tanti anni ad incantare il pubblico.
L'indubbia attualità di questo film fa rivivere i protagonisti bloccandoli in un mondo fatato, quello che si trova tra i sogni e la realtà.
Ricordando questo film come non ricordare le battute più importanti della storia del cinema, entrambe nei pochi minuti che precedono la storica sigla finale.
Mi riferisco naturalmente a: 
Francamente me ne infischio!
e
Dopotutto, domani è un'altro giorno! 

sabato 6 settembre 2014

SCRIVERE

Perché scrivere? Spesso mi domando perché continui a coltivare questa mia passione che non sempre mi ha portato a risultati felici. Eppure continuo a scrivere.Scrivo perché quando lo faccio mi sento libero.Scrivo perché quando lo faccio mi sento importante.Scrivo perché su molti argomenti è l'unica possibilità che ho per far sentire la mia voce.Scrivo perché scrivere è vita.Scrivo perché sono dipendente, dico "smetto quando voglio" eppure.Scrivo perché le parole sono il mio bene più grande.Scrivo perché alcune volte non ho alternative.Scrivo perché quando lo faccio mi sento importante.Scrivo perché spesso solo così mi sento capito.Scrivo perché è piacevole scrivere.Scrivo perché le mie idee rimangano impresse.Scrivo perché qualcuno legge ciò che scrivo.Scrivo perché la scrittura è parte di me.Scrivere, una passione difficile. Ma non smetterò mai di coltivarla.

giovedì 12 dicembre 2013

TANTE BOCCHE, UNA SOLA VOCE - La deriva populista del Bel Paese

Perché ascoltando gli esponenti di partiti politici o movimenti, o meglio pseudo partito e pseudo movimenti, ho la sensazione di vedere tante diverse persone parlare ma di sentire un'unica voce? Dove sono finite libertà e democrazia? Perché tali “organismi” politici s’ispirano cosi tanto ai sistemi politici degli anni venti-trenta e cinquanta. Per intenderci sono quei movimenti che andavano tanto di moda in Italia, Germania e Russia. Gli elettori di queste creature mitologiche, formate da tante teste vuote e un’unica voce, credono realmente che urlando nelle piazze o improvvisando comizi sotto casa le gravi questioni sollevate, anche in questi giorni dai cittadini scesi nelle strade, saranno risolte? Ho usato il termine cittadini ma voglio distinguere tra i cittadini veri, quelli che oggi sono sulle strade a protestare o che a fatica tentano di raggiungere il posto di lavoro, e i cittadini fasulli, ovvero i cosiddetti portavoce del M5S (Movimento 5 Stalle) che, oltre a riproporre i discorsi deliranti del loro leader unico, poco fanno.

La deriva del populismo è molto peggiore della deriva politica degli ultimi venticinque anni. Il populismo, portato avanti da condannati per reati vari, rovinerà ulteriormente quello che una volta era il Bel Paese. 

domenica 8 settembre 2013

CICLISTI O PIRATI? - I conquistatori della carreggiata

Questa volta non sarò io a scrivere l'articolo, ma vi rimando ad un articolo apparso sulla pagina online del quotidiano "L'eco di Bergamo". Il fatto raccontato nell'articolo è molto comune sulle nostre strade, ed una volta è capitato anche a me.
Spero che l'articolo susciti anche in voi un certo sdegno.


Per leggere l'articolo cliccare QUI

mercoledì 28 agosto 2013

QUALE UNIVERSITÀ? - Scorrettezze e (mal)educazione

Perché l’università deve essere punitiva nei confronti degli studenti? Perché l’istituzione che dovrebbe esaltare il merito e stimolare la crescita non fa altro che deprimere le giovani aspettative? Perché le rigide regole a cui sono sottoposti gli studenti non valgono anche per i docenti?
Vi racconto una storia.
Uno studente del terzo anno, fuori corso di un anno, viene assegnato dalla segreteria ad un professore per la preparazione della tesi. Fin qui tutto normale, ma le disavventure dello studente incominciano solo ora, infatti, il docente non è praticamente mai presente a ricevimento (senza nemmeno avvisare la segreteria che provvederebbe a postare un asettico avviso sulla bacheca internet) ed è particolarmente difficile da raggiungere e contattare. Oltre alle sua particolare assenza le mail che vengono inviate a questo professore non ricevono mai risposta e il telefono del suo ufficio squilla sempre a vuoto.
Lo studente in questione ha svolto tutti i compiti assegnati dal professore nelle uniche due occasioni in cui si sono incontrati, ma da più di due mesi il gentile docente è praticamente SPARITO nel nulla.
È vero che siamo in estate, ma l’università è rimasta chiusa solamente le due settimane centrali di agosto e i ricevimenti dei docenti erano, almeno in teoria, garantiti.
Ma non è finita qui, lo studente entro il 19 settembre dovrà presentare la domanda definitiva di laurea, che probabilmente slitterà alla prossima sessione (marzo 2014) visto che non ha nulla in mano.
Tanto tempo perso che in questo periodo di crisi economica pesa come un macigno, quei pochi mesi valgono come anni di vita buttati al vento.
Inoltre alla richiesta di poter cambiare relatore la segreteria ha frettolosamente risposto proponendo una soluzione al limite del ridicolo.
Riflettendo su questa triste storia mi viene da porre tre domande:
1.Se a comportarsi in questo modo fosse uno studente (e non un professore) quali sarebbero le conseguenze?
2.Che senso ha frequentare l’università in queste condizioni?
3.Cosa può fare questo studente per rimediare alla situazione?