Questa volta non sarò io a scrivere l'articolo, ma vi rimando ad un articolo apparso sulla pagina online del quotidiano "L'eco di Bergamo". Il fatto raccontato nell'articolo è molto comune sulle nostre strade, ed una volta è capitato anche a me.
Spero che l'articolo susciti anche in voi un certo sdegno.
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domenica 8 settembre 2013
mercoledì 28 agosto 2013
QUALE UNIVERSITÀ? - Scorrettezze e (mal)educazione
Perché l’università deve essere
punitiva nei confronti degli studenti? Perché l’istituzione che dovrebbe
esaltare il merito e stimolare la crescita non fa altro che deprimere le
giovani aspettative? Perché le rigide regole a cui sono sottoposti gli studenti
non valgono anche per i docenti?
Vi racconto una storia.
Uno studente del terzo anno, fuori
corso di un anno, viene assegnato dalla segreteria ad un professore per la
preparazione della tesi. Fin qui tutto normale, ma le disavventure dello
studente incominciano solo ora, infatti, il docente non è praticamente mai
presente a ricevimento (senza nemmeno avvisare la segreteria che provvederebbe
a postare un asettico avviso sulla bacheca internet) ed è particolarmente difficile
da raggiungere e contattare. Oltre alle sua particolare assenza le mail che
vengono inviate a questo professore non ricevono mai risposta e il telefono del
suo ufficio squilla sempre a vuoto.
Lo studente in questione ha svolto
tutti i compiti assegnati dal professore nelle uniche due occasioni in cui si
sono incontrati, ma da più di due mesi il gentile docente è praticamente
SPARITO nel nulla.
È vero che siamo in estate, ma l’università
è rimasta chiusa solamente le due settimane centrali di agosto e i ricevimenti
dei docenti erano, almeno in teoria, garantiti.

Tanto tempo perso che in questo
periodo di crisi economica pesa come un macigno, quei pochi mesi valgono come
anni di vita buttati al vento.
Inoltre alla richiesta di poter
cambiare relatore la segreteria ha frettolosamente risposto proponendo una
soluzione al limite del ridicolo.
Riflettendo su questa triste storia
mi viene da porre tre domande:
1.Se a comportarsi in questo modo
fosse uno studente (e non un professore) quali sarebbero le conseguenze?
2.Che senso ha frequentare l’università
in queste condizioni?
3.Cosa può fare questo studente per
rimediare alla situazione?
venerdì 23 agosto 2013
LA MALEDUCAZIONE DILAGA - Elefanti sulle scale, parte 2
La storia di maleducazione che vi ho raccontato
alcuni giorni fa continua. Ma posso darvi oggi ulteriori particolari, infatti,
oltre ai misfatti compiuti dall’ormai nota elefantessa sulle scale ci sono
quelli dei suoi cari.
Probabilmente la maleducazione è un modus operandi comune
in quella bella famigliola che all’apparenza sembra uscita da una pubblicità
del mulino bianco. Ma solo in apparenza in quanto la realtà è estremamente
diversa.
La gente che vive con questa famiglia dovrebbe
smetterla di subire, in realtà c’è chi ha iniziato a reagire ma senza il
supporto di tutti la loro azione è inefficace.
mercoledì 12 giugno 2013
LA MALA EDUCATIÒN - Cronaca di una mattina di inizio estate
Lavori in corso, casa in ristrutturazione.
Non sarebbe un problema se non fosse che oltre ai
mezzi che servono per i lavori, i padroni di casa lasciano dall'altra parte
della strada, stretta e a senso unico, le loro automobili bloccando il
passaggio a tutte le altre auto. In questo modo i lavori in corso diventano un
disagio per i passanti come per i vicini di casa.
In questi casi dov'è la tanto sospirata educazione? Se
proprio non si possono tenere le auto in garage almeno non si possono
parcheggiare in un altro posto? Si deve proprio attendere le dovute lamentele?
Questo accade a Trescore Balneario, in via Roma,
durante una poco tranquilla mattinata di inizio estate.
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