"Disapprovo ciò che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di dirlo"

Dissero

sabato 24 agosto 2013

APPLAUSI E CRUDELTÀ - Cronaca di un salvataggio

Un gatto in difficoltà rischia la vita, i padroni non riuscendo a porre rimedio al problema e preoccupati per la sorte del piccolo animale chiamano i soccorsi.
Accorrono i pompieri del nucleo speleologi e dopo alcuni tentativi riescono a salvare il povero felino malcapitato. Subito scoppia l’applauso. Una vita, seppur non umana, è pur sempre una vita.
Sarebbe stato un bel quadretto, un bell’esempio di quanto il la si può spingere la natura umana, se non fosse per alcuni commenti che si sono potuti sentire per l’occasione.
Infatti, tra la gente accorsa per capire cosa stava accadendo, si sono sollevati alcuni commenti veramente sgradevoli. Soprattutto una donna sosteneva che il povero gatto doveva essere lasciato morire, e io aggiungo morire disperato.
Come si può arrivare ad ignorare con tanta leggerezza e superficialità la sofferenza di una creatura vivente?
La natura umana può tanto nel bene ma può raggiungere limiti estremi di cattiveria. Spesso gli uomini dimenticano la loro umanità.

Dovremmo ritrovare i contatti con il nostro lato umano, ricordandoci che siamo solo una parte del tutto e non al di sopra di esso. Ritrovare la nostra umanità ci servirà per preservare il mondo di cui siamo parte, proprio partendo dalle creature più indifese siano esse animali o perché no nostri simili.

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