Che strepitosa serata che è stata la finale del
festival di Sanremo di ieri sera, emblema di cinque strepitose serate di musica
e spettacolo. Oggi è la giornata dei commenti e delle polemiche, dovute all’invidia
e alla tensione scatenata dall’ormai fortunatamente e speriamo per sempre ex
Presidente del Consiglio.
In realtà già in settimana abbiamo visto queste
polemiche. Come dimenticare le bizzarre polemiche di Barbara d’Urso che nella
sua “trasmissioncina” si è scagliata, con l’aiuto di una “onorevole” del pdl,
contro il festival. Certamente la d’Urso è stata spinta dall’invidia, vista l’alta
televisione portata avanti da Fazio e che lei non riuscirà a mai a fare.
Oggi è anche la giornata dei complimenti a chi ha
lavorato per questo grande spettacolo e agli straordinari artisti che si sono
esibiti. Anch’io nel mio piccolo vorrei comunicarvi le miei idee sulle canzoni
e sui cantanti in gara. Come per i giovani ho fatto una mia personalissima classifica
delle canzoni.
Al quattordicesimo posto Mamma non lo sa degli Almamagretta.
Questi artisti propongono uno stile nuovo e molto dinamico, non è né rap né
rock. Tuttavia la loro interpretazione non mi è piaciuta.
Al tredicesimo posto È colpa mia di Maria Nazionale. Questa cantante ha una
grandissima voce, che secondo me sarebbe più valorizzata in un duetto, ma il
melodico napoletano non è un genere per tutti ed io non lo apprezzo abbastanza.
Al dodicesimo posto Sotto casa di Max Gazzè.
In questo festival era uno dei cantanti più esperti ma mi ha deluso nonostante
la sua buona interpretazione a causa della canzone frivola sia musicalmente che
per i contenuti.
All’undicesimo posto Se si potesse non morire dei Modà.
A mio parere questo gruppo è uno dei migliori sulla scena canora contemporanea,
per questo penso che avrebbero potuto fare di meglio.
Al decimo posto La
canzone mononota di Elio e le storie
tese. La grandezza di questi artisti sta nella spettacolarizzazione delle
loro canzoni, è stato bello vedere Elio a Sanremo.
Al nono posto Il
futuro che sarà di Chiara. Questa
cantante “prodotto” dei talent mi piace molto per la sua femminilità sensuale e per il suo
stile retrò, tuttavia ho preferito la canzone scartata nella prima serata.
All’ottavo posto E
se poi di Malika Ayane.
Bravissima cantante che si è fatta notare per la sua espressività, il suo stile
è un po’ datato ma unico.
Al settimo posto La
prima volta (che sono morto) di Simone
Cristicchi. Cantante e canzoni originali come al solito, ma a volte rischia
di esagerare.
Al sesto posto Vorrei
dei Marta sui tubi. Canzone di
qualità di un gruppo che non conoscevo e che mi ha stupito, questi ragazzi mi
ricordano gli Area (per il modo di cantare).
Al quinto
posto L’essenziale di Marco Mengoni. Tra i cantanti dei
talent è uno dei più esperti, ha portato a Sanremo una bellissima canzone d’amore
anche se mi ha comunicato molta malinconia.
Al quarto posto Sai
(ci basta un sogno) di Raphael
Gualazzi. Bellissima canzone di un artista di qualità che porta in Italia
un genere poco apprezzato ma emozionante.
Al terzo posto Felicità
di Simona Molinari e Peter Cincotti. Il genere blues in
Italia non ha molto seguito (peccato) e quest’artista è portatrice dello stile
italiano nel blues.
Al secondo posto A
bocca chiusa di Daniele Silvestri.
Canzone che tratta i temi sociali attuali interpretati dal punto di vista
individuale dell’autore.
Al primo posto Scintille
di Annalisa Scarrone. Una
cantante da poco nota grazie alla partecipazione a un talent. Il suo stile e la
sua voce sono unici, mi sembra una via di mezzo tra l’Arisa di Sincerità e l’Arisa
di La notte. Personalmente l’ho sentita per la prima volta cantare sul palco
dell’Ariston e ne sono rimasto ammaliato.
Ad ogni modo complimenti davvero a tutti gli artisti,
si sono meritati per il loro talento la partecipazione al festival. A questo
strepitoso festival.
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