È Accaduto anche oggi. Un assessore della giunta regionale di Roberto
Formigoni è stato arrestato. Questa volta l’arresto non è avvenuto a causa
delle accuse a cui siamo abituati. Non si è trattato di corruzione per favorire
appalti o per “uso improprio” di denaro pubblico (delle tasse dei cittadini
tanto per intenderci). Questa volta l’accusa è delle peggiori, L’assessore
sarebbe stato eletto comprando i voti della ‘ndrangheta. Questo tale, di nome
Domenico Zambetti, avrebbe pagato 50 € per ogni preferenza garantitagli dai
suoi “amici” mafiosi. Questo tizio avrebbe quindi raccolto la bellezza di 11217
preferenze. Le tanto amate preferenze che i politici vogliono a tutti i costi
re-inserire nella nuova vitale legge elettorale.

Chissà cosa avrà pensato il presidente ciellino Formigoni, colui che ogni
volta si difende dalle accuse che vengono rivolte a lui, alla sua giunta e al
consiglio regionale dicendo che la Lombardia è un eccellenza. Forse, in un
mondo migliore e utopico, avrebbe pensato che la sua giunta è un’eccellenza
nella corruzione e nel malaffare e quindi la migliore delle cose sarebbe quella
di ridare dignità alla Lombardia e ai suoi cittadini sciogliendo la giunta e
dimettendosi.
In questo mondo probabilmente non sarà così.
All’inizio dell’articolo ho usato volutamente un’espressione infelice
scrivendo: “l’arresto non è avvenuto a
causa delle accuse a cui siamo abituati”. Accuse a cui siamo abituati? È vero
ormai non ci stupiamo più della disonestà di chi ci governa, ormai abbiamo perso
la nostra capacità di indignarci, ormai abbiamo perso la nostra identità di
cittadini. E visto chi ci governa forse è meglio così! Ma tutto ciò non è
giusto, dobbiamo riprenderci il nostro paese. Dobbiamo riprenderci la nostra
dignità!
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