Un
gatto in difficoltà rischia la vita, i padroni non riuscendo a porre rimedio al
problema e preoccupati per la sorte del piccolo animale chiamano i soccorsi.
Accorrono
i pompieri del nucleo speleologi e dopo alcuni tentativi riescono a salvare il
povero felino malcapitato. Subito scoppia l’applauso. Una vita, seppur non
umana, è pur sempre una vita.
Sarebbe
stato un bel quadretto, un bell’esempio di quanto il la si può spingere la
natura umana, se non fosse per alcuni commenti che si sono potuti sentire per l’occasione.
Infatti,
tra la gente accorsa per capire cosa stava accadendo, si sono sollevati alcuni
commenti veramente sgradevoli. Soprattutto una donna sosteneva che il povero
gatto doveva essere lasciato morire, e io aggiungo morire disperato.
Come
si può arrivare ad ignorare con tanta leggerezza e superficialità la sofferenza
di una creatura vivente?
La
natura umana può tanto nel bene ma può raggiungere limiti estremi di
cattiveria. Spesso gli uomini dimenticano la loro umanità.
Dovremmo
ritrovare i contatti con il nostro lato umano, ricordandoci che siamo solo una
parte del tutto e non al di sopra di esso. Ritrovare la nostra umanità ci
servirà per preservare il mondo di cui siamo parte, proprio partendo dalle
creature più indifese siano esse animali o perché no nostri simili.
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